Crazy Krizia
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2611-0563/9537Abstract
Il saggio vuole restituire una analisi su alcune collezioni degli anni Ottanta di Krizia (Maria Mandelli, 1925-2015). Lo studio parte dall’analisi dell’archivio CSAC, da cui emerge un fondo , ancora parzialmente inedito, dedicato appunto a Krizia, una stilista che - come afferma Umberto Eco - ha stretto rapporti con la letteratura, il teatro e la pittura, in quanto per Eco: “come le arti anche la moda è specchio del proprio tempo, e crea social meaning”. Krizia da sempre impegnata nella sperimentazione di nuovi materiali, tagli e di fonti di ispirazione, si colloca negli anni Ottanta come una figura che si muove in modo ibrido tra le varie culture assorbendone modelli, poetiche e stati mentali. Una fashion designer che “come canale di osservazione” sugli anni Ottanta è in grado di restituire quel clima postmoderno sintetizzato, come afferma Gianni Vattimo, nei concetti di pluralismo, indebolimento del senso di realtà e estetizzazione generale della vita quotidiana. Il fondo Krizia comprende circa 25509 opere (prima donazione) cui si aggiungono 14597 opere (seconda acquisizione), per un arco cronologico da 1967 al 2000. Sono conservati figurini, disegni, schizzi, tecnica mista su carta e cartoncino e fotocopie e campioni di tessuto applicati su molti disegni.
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