Immaginari proibiti. La fotografia e la provocazione dell'erotismo tween

Abstract

Nel 1998 la fotografa di moda Ellen von Unwerth immortalò, per una famosa copertina della rivista i-D, il volto acerbo e da bambola di una modella che, pur essendo probabilmente maggiorenne, giocava a recitare il ruolo della bambina imbronciata. Gli elementi riconoscibili come infantili, le guance paffute attraversate da efelidi e la minuscola bocca a forma di cuore, entravano nell’affascinante corto circuito della provocazione erotica grazie alle piccole unghie laccate di rosso e al color ciliegia che, sapientemente, le colorava appena le labbra.  Il mix di codici visivi infantili, uniti invece a uno sguardo malizioso e ammiccante, definivano l’abilità della von Unwerth nel ricreare in un’immagine di moda il perturbante tabù della sessualità infantile.
La moda e l’arte hanno giocato spesso con l’attrazione che gli adulti subiscono verso il fascino proibito che emana dall’esibizione di corpi di modelle-donne-bambine-bambole.
Concentrandosi sull’uso del mezzo fotografico, questo saggio vuole rileggere alcune case histories dell’arte e della moda per tracciare un percorso dell’immagine dell’erotismo infantile, e per evidenziare il suo essere un tabù/chiave di lettura del voyeurismo e dei “visual pleasures” dell’immaginario collettivo contemporaneo.