Proposte

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Linee guida per gli autori

Prerequisiti

Gli articoli presentati non devono essere stati pubblicati in precedenza, né proposti contemporaneamente ad un’altra rivista.

La lunghezza di ciascun contributo deve essere compresa tra le 6000 e le 7000 parole (inclusi titolo, note e riferimenti bibliografici).

Presentare una proposta

Sono richiesti due documenti Word. Il primo deve riportare tutti i metadati elencati nel paragrafo Metadati. Il secondo deve contenere il titolo e il testo del saggio (solo il corpo testo, le note a piè di pagina e bibliografia – ripulito, dunque, di tutti i metadati fatta eccezione per il titolo). Se il vostro contributo contiene immagini, tabelle o schemi si prega di inviarli in una cartella separata seguendo attentamente le istruzioni riportate nel paragrafo Submission Immagini.

I contributi devono essere inviati alla seguente mail: .

Metadati: linee guida

Gli autori devono fornire, insieme al contributo, i seguenti metadati:

  • Titolo del saggio
  • Nome dell’autore
  • Indirizzo e-mail
  • Affiliazione
  • Biografia (50-100 parole)
  • Abstract (150-200 parole)
  • 5 parole chiave

I metadati devono essere redatti in lingua inglese. Per i contributi in lingua italiana, oltre ai metadati in lingua inglese, è obbligatorio inviare abstract, biografia e 5 parole chiave anche in lingua italiana. Insieme ai metadati obbligatori, gli autori possono segnalare quale pronome preferiscono sia utilizzato in loro riferimento.

Formattazione: linee guida

Si prega di seguire le linee guida per la formattazione del testo, dei link e per la submission delle immagini. È inoltre richiesto il rigoroso rispetto delle linee guida per le note a piè di pagina e la bibliografia.

Formattazione del testo

I contributi devono essere formattati secondo le seguenti norme.:

  • Gli articoli devono essere editi in formato Microsoft Word (.docx).

  • Il testo deve essere redatto in carattere Times New Roman 12, interlinea 1,5.

  • Il titolo dell’articolo deve essere in grassetto corpo 14, i titoli degli eventuali paragrafi in grassetto corpo 12 e i titoli dei sottoparagrafi in corsivo corpo 12. I titoli non sono mai chiusi dal punto di sospensione. Il grassetto non deve essere utilizzato in altri casi.

  • Le citazioni brevi (meno di 40 parole) devono essere racchiuse tra virgolette alte doppie (“ ”) e integrate nel testo principale. Per le citazioni interne alla stessa si devono usare le virgolette alte singole (‘ ’).

  • Le citazioni lunghe (più di 40 parole) devono essere:

    • separate da una riga a precedere e una a seguire il testo citato.

    • formattate con un rientro di 1 cm per lato e non devono essere racchiuse da virgolette.

    • Le eventuali interruzioni/sospensioni della citazione corrente devono essere indicate come segue:

      • in italiano → […]
      • in inglese → …
  • Gli articoli in lingua inglese possono essere scritti sia in inglese americano che in inglese britannico, purché la scelta sia mantenuta con coerenza nel corso del testo e siano seguite le rispettive regole di punteggiatura, abbreviazione, sillabazione.

  • Il corsivo nel testo deve essere usato:

    • per le parole di uso non comune in italiano o in inglese, quali facilitiesengagéad hocdeus ex machina;;
    • per i titoli di opere letterarie [Il pittore della vita modernaPhilosophie der Mode, ma anche A SilviaDialogo della Moda e della Morte
    •  per i titoli di opere artistiche e cinematografiche [Compenetrazioni iridescentiFlowersGruppo di famiglia in un interno];
  • Il corsivo nel testo non deve essere usato:

    • per il nome delle opere di architettura, che vanno in tondo [Casa del Fascio di Como; Empire State Building, Tempio Malatestiano].

Tutti i link e gli indirizzi URL in nota o in bibliografia dovranno essere attivati e funzionanti nonché riportati in forma estesa e completa.

Submission Immagini
  • Illustrazioni e immagini devono essere:

    • caricate in formato .tiff o .jpg.

    • scalate al 100%, con una risoluzione di almeno 300 dpi.

  • Grafici, schemi e diagrammi devono essere in formato .png.

  • Il numero massimo di immagini ammesso per ogni saggio è di 8/10.

  • I numeri dei file devono essere posizionati in corrispondenza del punto in cui inserire la foto (Fig. 01).

  • Le figure devono essere inviate come file aggiuntivi:

    • in una cartella separata (zip, rar, …)
    • denominate con numeri a due cifre in ordine di apparizione (01.jpg, 02.png, 03.tiff, …) .
  • Le didascalie vanno fornite in un file word separato (didascalie_autore.docx).

  • È obbligatorio:

    • Denominare i file come da istruzioni sopra

    • Contrassegnare chiaramente il punto in cui si desidera inserire la foto (Figura.01). Durante il processo di modifica, questi segni verranno sostituiti con il contenuto visivo effettivo.

      es.:

      Text_of_a_paragraf

      (Fig.01)

      Text_of_a_paragraf

      Nota bene: Il punto esatto del posizionamento dell'immagine non è garantito dal nostro programma di editing, quindi il posizionamento potrebbe differire nel file finale.

    • Contrassegnare chiaramente la parte del testo alla quale l’immagine si riferisce. Il contrassegno deve

      • essere esplicitato nel testo, o

      • riportato nel seguente formato (Fig. 1), (Fig. 2), (Table 1), (Table 2). Il contrassegno così riportato rimarrà visibile nella versione finale del contributo

        es.:

        Testo_del_saggio_ come mostrato nella Figura 1, Tabella 2 Testo_del_saggio_. (Fig. 1), (Tabella 1)

    • Tutte le informazioni riguardanti immagini, grafici e tabelle (autore, titolo, data, fonte o posizione dell'immagine, copyright) devono essere contenute in un documento Word separato e contrassegnate con numeri arabi corrispondenti al nome dei relativi file.

  • Gli autori devono garantire il copyright delle immagini inviate.

  • N.B.:

    • Le immagini non potranno essere affiancate tra loro a meno che non vengano inviate già accorpate in un’unica immagine e con una sola didascalia. >
    • Il posizionamento all’interno del PDF dipende strettamente dallo spazio disponibile in ciascuna pagina, quindi in articoli con molte immagini è probabile che alcune di esse risultino disposte su pagina singola.
Come redigere le note a piè di pagina e la bibliografia (Chicago Manual of Style)

Le note devono essere impostate come note a piè di pagina ed utilizzate per i riferimenti bibliografici e per le fonti documentarie.

-   Articoli scritti in lingua inglese: il numero della nota segue la punteggiatura.

-   Articoli scritti in lingua italiana: il numero della nota precede la punteggiatura.

Per le indicazioni generali sullo stile citazionale si prega di fare riferimento al Chicago Manual of Style (nella sua versione più aggiornata) consultabile online al seguente indirizzo: http://chicagomanualofstyle.org/.

Editing delle note a piè di pagina e della bibliografia

Nota a piè di pagina in forma abbreviata da utilizzare per un’opera già citata nel testo (da usare con Cfr. o Vedi e in sostituzione di op. cit.)

Cfr. Muzzarelli, Lee Miller, 20-4.
Vedi Matteucci and Marino, Philosophical Perspectives, 12.

Citazioni in forma abbreviata (altri usi)

  • “Ibid.” – La forma di abbreviazione ibid. (da ibidem, “in quello stesso luogo”) in genere fa riferimento a un’opera appena citata nella nota precedente. Fin dall’inizio lo stile citazionale Chicago scoraggia l’utilizzo della forma Ibid. in favore di citazioni brevi in nota; per evitare ripetizioni il titolo dell’opera appena citata può essere omesso.

    Esempio:
    Federica Muzzarelli, Lee Miller and Man Ray. Photography, Fashion, Art (Bologna: Atlante, 2016), 24
    diventa
    Muzzarelli, 24.

  • “Op. cit.” e “loc. cit.” – Le forme di abbreviazione Op. cit. (opera citata, “nell’opera citata”) e loc. cit. (loco citato, “nel luogo citato”) utilizzate con il cognome dell’autore e il numero di pagina di un titolo già citato in precedenza sono sconsigliate. Lo stile Chicago al loro posto suggerisce l’utilizzo della forma abbreviata. (cfr. Nota a piè di pagina in forma abbreviata).

  • “Vedi” e “cfr.” – Queste forme sono spesso utilizzate per rimandare il lettore alla consultazione di ulteriori fonti. Quando l’autore vuole utilizzare queste forme deve ricordare la distinzione tra vedi e cfr., usando cfr. solo quando vuol rimandare a un confronto specifico e vedi nel caso in cui si desidera rimandare a un confronto “tra gli altri”.

    Per un ulteriore approfondimento della questione → vedi Muzzarelli, Lee Miller, 22.
    Altri sono in disaccordo con la mia posizione → cfr. Matteucci and Marino, Philosophical Perspectives, 12-4.

Ove non specificato diversamente (spelling, abbreviazioni, punteggiatura, eccetera) si prega di seguire la Chicago-Style Citation Quick Guidehttp://www.chicagomanualofstyle.org/

Volumi
  • Note a piè di pagina

    • Ted Polhemus, Streetstyle: from Sidewalk to Catwalk (London: Thames & Hudson Ltd, 1994)

    • Giovanni Matteucci and Stefano Marino, Philosophical Perspectives on Fashion (London: Bloomsbury, 2016), 12.

    • Federica Muzzarelli, Lee Miller and Man Ray, Photography, Fashion, Art (Bologna: Atlante, 2016), 20-4.

  • Bibliografia

    • Polhemus, Ted. Streetstyle: from Sidewalk to Catwalk. London: Thames & Hudson Ltd. 1994.

    • Matteucci, Giovanni and Stefano Marino. Philosophical Perspectives on Fashion. London: Bloomsbury, 2016.

    • Muzzarelli, Federica, Lee Miller and Man Ray. Photography, Fashion, Art. Bologna: Atlante, 2016.

Contributi in volume (Capitoli o altre parti)
  • Note a piè di pagina

    • Antonella Mascio, “Virtual Communities,” in Encyclopedia of Information Science and Technology, ed. Mehdi Khosrow-Pour (USA: Hershey Pa, 2015), 5790-97

    • Simonetta Carbonaro and David Goldsmith, “Fashion and the Design of Prosperity: A Discussion of Alternative Business Models” in Handbook of Fashion Studies, eds. Sandy Black et al. (London-New York: Bloomsbury, 2013), 574-593.

  • Bibliografia

    • Mascio, Antonella. “Virtual Communities.” In Encyclopedia of Information Science and Technology, edited by Mehdi Khosrow-Pour, 5790-97. USA: Hershey Pa, 2015.

    • Carbonaro, Simonetta and David Goldsmith. “Fashion and the Design of Prosperity: A Discussion of Alternative Business Models.” In Handbook of Fashion Studies, edited by Sandy Black et al., 574-593. London-New York: Bloomsbury, 2013.

Journal article
News or magazine article
Siti Web
Volumi tradotti
  • Note a piè di pagina

    • Roland Barthes, The Language of Fashion, trans. Andy Stafford (Oxford-New York: Berg, 2006).

    • Diana Crane, Questioni di moda. Classe, genere e identità nell’abbigliamento, trans. Marinella Giambò (Milano: Franco Angeli, 2004).

  • Bibliografia

    • Barthes, Roland. The Language of Fashion. Translated by Andy Stafford. Oxford-New York: Berg, 2006.

    • Crane, Diana. Questioni di moda. Classe, genere e identità nell’abbigliamento. Translated by Marinella Giambò. Milano: Franco Angeli, 2004.

Social media content
Norme di traslitterazione

Nella traslitterazione e citazione di opere in alfabeti diversi da quello latino si prega di utilizzare esclusivamente gli standard accreditati. In particolare:

Russo

Standard ISO 9:1995

Cinese

Pinyin (ISO 7098:2015)

Giapponese

Hepburn

Arabo

Consonanti: ʾ - b - t - ṯ - ǧ - ḥ - ḫ - d - ḏ - r - z - s - š - ṣ - ḍ - ẓ - ʿ - ġ - f - q - k - l - m - n - h - w - y.

Vocali: a - i - u - ā - ī - ū .

Dittonghi: aw, - ay.

Tāʾ marbūṭa : a, - at (stato costrutto).

Hamza iniziale: omessa (es. al-amr), eccetto in poesia.

Articolo: al-; in caso di hamzat al-waṣl : l (walī l-ʿahd, fī l-bayt, Abū l-Faraǧ al-Iṣfahānī).

Una lineetta separa elementi scritti insieme (wa-l-šams, bi-l-khayr).

Nisba femminile -iyya, maschile -ī (non -īy o -iyy).

Informativa sulla privacy

I nomi e gli indirizzi email inseriti in questo sito della rivista saranno utilizzati esclusivamente per gli scopi dichiarati e non verranno resi disponibili per nessun altro uso.
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