Clothing as a Vehicle of Gender Stereotypes. The Case of Cary Grant

Autori

  • Eleonora Chiais Università di Torino
  • Lucrezia Bariselli Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2611-0563/19519

Parole chiave:

Cary Grant, cinema classico, divismo, mascolinità, cross dressing

Abstract

La costruzione dell'immagine di una star è un processo complesso e un elemento che gioca un ruolo fondamentale è l'abbigliamento. Cary Grant, attore leggendario del cinema classico hollywoodiano, è ricordato non solo per la sua recitazione, ma anche per il suo stile impeccabile e il suo guardaroba elegante. Tuttavia, ciò che distingue Grant è il fatto che le sue scelte di abbigliamento, in particolare quelle legate ai suoi ruoli sullo schermo, hanno spesso sfidato i tradizionali stereotipi di genere, facendo nuove affermazioni sull'intersezione tra moda, identità e aspettative. Esaminando la filmografia di Grant, possiamo osservare che il suo guardaroba sullo schermo si discostava intenzionalmente dalle norme convenzionali, sfidando non solo le nozioni consolidate di abbigliamento maschile, ma anche le associazioni tradizionali con il potere e lo status. In film come Holiday (1938), diretto da George Cukor, Grant ha spesso indossato abiti in contrasto con le azioni del suo personaggio. In questo film, Grant interpreta un ricco uomo d'affari che sfida le aspettative dell'alta società. Si ribella alle norme imposte dalla futura sposa, dedicandosi ad attività infantili con la futura cognata. La giustapposizione del suo aspetto e della sua personalità ribelle sfida l'aspettativa che gli uomini debbano sempre presentarsi come seri e composti. In altri film, come Bringing Up Baby (1938), diretto da Howard Hawks, Grant indossa abiti femminili. Interpreta un paleontologo che è costretto a indossare un abito da donna. Sebbene l'uso iniziale del cross-dressing abbia uno scopo comico, si evolve in un'esplorazione dell'identità di genere. Inizialmente, l'atto di indossare un abito viene accolto con riluttanza e imbarazzo. Tuttavia, man mano che il personaggio si trova a suo agio con questo abbigliamento non convenzionale, una ritrovata sicurezza si riflette sia nel suo comportamento che nei suoi movimenti. L'uso del cross-dressing nei film ha una ricca storia, spesso impiegata per effetti comici. Tuttavia, nelle interpretazioni di Grant, esso trascende il semplice umorismo per diventare un veicolo per esplorare temi più profondi della fluidità e dell'identità di genere. L'immagine pubblica di Cary Grant era strettamente legata alla sua vita personale e alle sue scelte di abbigliamento, rendendo il suo stile non solo una dichiarazione personale ma anche una componente chiave dell'immagine pubblica associata a lui. Oltre lo schermo, il suo senso della moda è diventato iconico, influenzando la percezione della mascolinità e dello stile del suo tempo. Questo apre a nuove analisi del ruolo dell'abbigliamento nell'espressione di genere e nella performance cinematografica, poiché le deliberate deviazioni di Grant dalle norme sociali inducono a riconsiderare il rapporto tra abbigliamento, identità e aspettative della società. Alla luce di ciò, è possibile sostenere che le scelte sartoriali di Grant sullo schermo sfidavano lo status quo e, allo stesso tempo, invitavano il pubblico a mettere in discussione le nozioni preconcette sui ruoli di genere. 

È per questo motivo che l'articolo, utilizzando la metodologia delle teorie della moda, si concentra sulla capacità dell'attore di integrare senza soluzione di continuità abiti non convenzionali nei suoi ruoli per dimostrare una comprensione mista del potenziale della moda come strumento di espressione e commento sociale. L'obiettivo sarà quindi quello di dimostrare che Cary Grant non solo ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, ma ha anche contribuito a una conversazione più ampia sull'intersezione tra identità e stile.

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Filmography

Cukor, George. 1938. Holiday. USA, 95 min.

Cukor, George. 1940. The Philadelphia Story. USA, 112 min.

Cukor, George.1935. Sylvia Scarlett. USA, 95 min.

Hawks, Howard. 1938. Bringing Up Baby!. USA, 102 min.

Hawks, Howard. 1940. His Girl Friday. USA, 92 min.

Hawks, Howard. 1949. I Was a Male War Bride. USA, 105 min.

Kanin, Garson. 1940. My Favorite Wife. USA, 88 min.

McCarey, Leo. 1937. The Awful Truth. USA, 91 min.

Pubblicato

2024-07-11

Come citare

Chiais, E., & Bariselli, L. (2024). Clothing as a Vehicle of Gender Stereotypes. The Case of Cary Grant. ZoneModa Journal, 14(1), 47–58. https://doi.org/10.6092/issn.2611-0563/19519