Dal “so last year” all’upcycling. Come arte e fashion industry hanno risemantizzato il termine “riciclo”

Autori

  • Eleonora Chiais Università di Torino

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2611-0563/14887

Parole chiave:

upcycling, sostenibilità, riciclo, riuso, moda sostenibile

Abstract

L’idea del riciclo legato al settore della moda ha conosciuto, negli anni, una fortuna altalenante. La pratica del “rimettere in uso qualcosa di vecchio, reimpiegare, riproporre”, infatti, è passata – stagione dopo stagione - dallo stigma modaiolo del “so last year” al brivido fashionista del vintage total look fino a conoscere, oggi, un successo senza precedenti con l’upcycling. Questo termine, che letteralmente rimanda al processo di riciclo creativo capace di far acquisire al nuovo oggetto un valore maggiore rispetto a quello dell’originale, è ormai un must per molti brand di lusso e per tantissimi esordienti. L’attenzione alla “riproposizione di lusso” caratterizza il mondo della moda istituzionale che guarda all’upcycling sostanzialmente da due punti di vista: da una parte quello creativo, commerciale e comunicativo e, dall’altra parte, quello più strettamente artistico. L’articolo, utilizzando gli strumenti offerti dalla metodologia semiotica, indaga sulle conseguenze della risemantizzazione del termine riciclo nel settore moda. A partire dalla presentazione di alcune cases histories l’obiettivo della ricerca sarà quello di dimostrare che proprio il rapporto sinergico tra aziende e artisti ha permesso un cambio di prospettiva che avrà importanti ripercussioni sul comparto produttivo.

Riferimenti bibliografici

Appadurai, Arjun. Il futuro come fatto culturale. Traduzione italiana di Marco Moneta, Maria Pace Ottieri. Milano: Raffaello Cortina, 2014.

Celant, Germano. Tony Cragg. London: Thames & Hudson Ltd, 1996.

Calefato, Patrizia. La moda e il corpo. Teorie, concetti, prospettive critiche. Roma: Carocci, 2021.

Casalini, Dario. Vestire buono, pulito e giusto. Per tornare a una moda sostenibile. Bra (CN): Slow Food Editore, 2021.

Fletcher, Kate. Moda, design e sostenibilità. Traduzione italiana di Antonella Bergamin. Milano: Postemedia Srl, 2018.

Frisa, Maria Luisa. Le forme della moda. Bologna: il Mulino, 2015.

Panosetti, Daniela e Maria Pia Pozzato (a cura di). Passione Vintage. Roma: Carocci, 2013.

Pedroni, Marco e Paolo Volontè (a cura di). Moda e arte. Milano: Franco Angeli, 2015.

Pezzini, Isabella e Bianca Terracciano (a cura di). La moda fra senso e cambiamento. Teorie, oggetti, spazi. Milano: Meltemi, 2020.

Rossi, Giulia. Digital Fashion Media. Come è cambiato il modo di comunicare la moda. Roma: Nuova Cultura, 2018.

Sassen, Saskia. Espulsioni. Brutalità e complessità nell’economia globale. Traduzione italiana di Nanni Negro. Bologna: il Mulino, 2018.

Simmel, Georg. La moda. Traduzione italiana di Anna Maria Curcio. Milano: Mimesis, 2015.

Tartaglione, Clemente and Fabrizio Gallante (a cura di). “Il processo creativo nel sistema Moda.” Published 2012, https://issuu.com/gallante/docs/il_processo_creativo_nel_sistema_moda.

Volli, Ugo. Contro la moda. Milano: Feltrinelli, 1989.

Pubblicato

2022-07-12

Come citare

Chiais, E. (2022). Dal “so last year” all’upcycling. Come arte e fashion industry hanno risemantizzato il termine “riciclo”. ZoneModa Journal, 12(1), 135–144. https://doi.org/10.6092/issn.2611-0563/14887