ZMJ Call for papers: Moda, tecnologia e distanziamento sociale

2020-06-17
Volume 10 n. 2, 2020
A cura di Gustavo Marfia (Università di Bologna)

Nella storia dell’umanità, l’adozione delle tecnologie è in costante accelerazione (Denning e Lewis 2020). È testimone il tempo intercorso dall’invenzione all’adozione di massa del telegrafo, circa ottanta anni, quello richiesto per la diffusione capillare del telefono, sessant’anni, l’energia elettrica (trentatré anni), la TV a colori (quindici anni) e i social media (dodici). In questa prospettiva, una domanda interessante per tutti, ma anche per i consumatori, i produttori di moda, e gli studiosi è: “Quale delle tecnologie oggigiorno in uno stato di early adoption diventeranno mainstream nel prossimo futuro?”.

Per poter rispondere a tale domanda, circoscriviamo un ecosistema costituito da tre tecnologie informatiche, che in questo momento stanno attraversando fasi diverse in termini di maturità, ma che senza dubbio presto o tardi influenzeranno e modificheranno gli scenari futuri, sia dal punto di vista dei consumatori, che dal punto di vista dei produttori.

La prima di queste tecnologie è già in procinto di alterare molti dei processi a cui l’umanità è abituata, l’Intelligenza Artificiale. Persino in un settore economico a forte trazione creativa, come la moda, si immaginano sempre più scenari in cui strumenti di intelligenza artificiale possano rivelarsi determinanti, non solo in relazione ad aspetti legati alla vendita, alla produzione e alla logistica, ma anche in relazione a quelli legati al design di nuove collezioni e all’individuazione di futuri trend (IBM Research – AI for Fashion).

La seconda tecnologia, l’Internet delle Cose, già ben integrata nel mondo industriale in generale, trova spazio nella filiera produttiva del sistema moda e in misura minore nei vestiti e negli accessori sotto la forma di tecnologie indossabili.

La terza e ultima tecnologia presa in considerazione in questa call, la Realtà Estesa (che include quella Virtuale e quella Aumentata), è da alcuni anni sperimentata dai principali brand della moda, soprattutto in relazione alla sua capacità di stupire e di creare una connessione ancora più diretta, rispetto ai media tradizionali e al web, tra la clientela e le iniziative più esclusive di un brand.

Inoltre, l’esperienza della pandemia del 2020 ha ulteriormente acceso l’interesse di molte aziende di moda per queste tecnologie; ha imposto a molte aziende una gestione del proprio business basata su sistemi digitali, che parte dalla filiera dell’approvvigionamento dei materiali, alla creazione, alla mostra e alla vendita dei propri prodotti (Roberts-Islam 2020). Il distanziamento sociale, infatti, ha amplificato in prima battuta l’uso dei canali digitali, ma anche la necessità di utilizzare le tecnologie digitali all’interno di ogni anello della catena del valore (The state of Fashion 2020, McKinsey report).

E dunque, questo numero di ZoneModa Journal ha l’obiettivo di indagare in che modo l’universo della moda, costituito da realtà fortemente eterogenee e con caratteristiche molto diverse fra loro, possa beneficiare dall’esistenza di un ecosistema tecnologico integrato, che contempli l’uso delle tecnologie digitali sopraindicate in tutte le sue fasi. Invitiamo, pertanto, gli studiosi a concentrarsi su una serie di domande, alla luce degli scenari futuri che presumibilmente si presenteranno:

  • In che modo le aziende di moda proporranno l'esperienza fisica dei loro negozi e showroom all’interno di nuovi o esistenti canali virtuali?

  • In che modo l’esperienza dell’acquisto online cambierà nel medio-lungo termine, se cambierà, alla luce delle regole di distanziamento sociale e della chiusura di molto punti vendita fisici?

  • In che modo una grande quantità di dati proveniente dal sistema della moda, a valle della digitalizzazione di molti dei suoi processi, cambierà le metodologie di lavoro dei designer?

  • La pandemia, il pervasivo utilizzo del Web e la sperimentazione delle tecnologie di Realtà Estesa potranno dare un impulso agli archivi della moda?

  • Le aziende che oggi forniscono servizi di tendenza, previsioni e styling all'industria della moda, e anche le/gli influencer e blogger, come vedranno cambiato il loro ruolo all’interno di uno scenario sempre più digitale e sempre più condizionato, in prospettiva, dall’uso dell’intelligenza artificiale?

  • Può la pandemia rappresentare lo stimolo che porterà le tecnologie di Internet delle Cose e di Realtà Estesa da uno stato di early adoption a quello di mainstream all’interno di tutti o alcuni degli anelli della catena del valore della moda?

Riferimenti bibliografici

Denning, Peter J., and Lewis, Ted G. “Technology adoption.” Communications of the ACM 63, no. 6 (2020): 27-29.

Roberts-Islam, B. “Virtual Catwalks And Digital Fashion: How COVID-19 Is Changing The Fashion Industry”, April 2020 - https://www.forbes.com/sites/brookerobertsislam/2020/04/06/virtual-catwalks-and-digital-fashion-how-covid-19-is-changing-the-fashion-industry/

IBM Research – AI for Fashion. https://cognitivefashion.github.io/portfolio/couture_jasongrech/

The state of Fashion 2020 – coronavirus update. https://www.mckinsey.com/~/media/mckinsey/industries/retail/our insights/its time to rewire the fashion system state of fashion coronavirus update/the-state-of-fashion-2020-coronavirus-update-vf.ashx

Proposte

L’abstract (max 1000 parole + 5 riferimenti bibliografici), scritto in italiano o inglese, in formato word *.docx) dovrà essere spedito via e-mail al seguente indirizzo: zmj@unibo.it

L’accettazione dell’abstract non garantisce la pubblicazione dell’articolo, che sarà sottoposto a una procedura di valutazione e accettazione nota come “double-blind-peer-review” (referaggio in doppio-cieco).

Date importanti
  • La scadenza per la consegna dell’abstract è il 20 luglio 2020.
  • La redazione informerà via e-mail della ricezione dell’abstract e invierà un parere entro il 30 luglio 2020.
  • L’articolo finale (6000/7000 parole in italiano o inglese) dovrà essere inviato entro il 30 settembre 2020.
  • Entro il 15 ottobre 2020 agli autori sarà comunicato il parere dei revisori.
  • Entro il 30 ottobre 2020 gli autori dovranno inviare alla redazione gli articoli eventualmente rivisti.

La pubblicazione del V. 10 N. 2 è prevista per la fine del 2020.