ZMJ Call for papers: Gli anni 80

2018-10-31
a cura di Fabriano Fabbri

ZoneModa Journal invita a presentare proposte per un numero monografico dal titolo Gli anni 80.

Tra le decadi del secolo scorso, gli anni 80 rappresentano probabilmente il periodo più gettonato, vivacemente transgenerazionale, quello più imitato nelle rievocazioni nostalgiche dei teenager di allora divenuti gli adulti di oggi, quello più stravagante e colorato. Riconoscibili per stile, novità, creatività, per gli aspetti che ne hanno caratterizzato la ricca fisionomia, gli anni 80 si sono guadagnati a torto o a ragione il titolo di decennio più eccessivo e superficiale del Novecento. Eppure, a distanza di tempo, gli anni 80 non sono mai stati affrontati con approccio fedele e sistematico: sono sulla bocca di tutti, ma non esiste studio unitario che metta a fuoco l’offerta culturale di questo decennio.

ZoneModa Journal intende raggruppare un florilegio storico e interpretativo del fenomeno anni 80 puntando l’attenzione sui suoi volti molteplici. Per sua natura, questa decade incarna le linee guida del cosiddetto “postmoderno”, nozione abusata e spesso travisata, tuttavia ancora molto utile per inquadrare le dinamiche più evidenti degli anni 80. Queste sono per lo più incentrate sulla logica del riciclo e del pastiche di materiali preesistenti, come una sorta di “eterno ritorno” regolato dal filtro dell’ironia e della citazione. Tra le discipline della contemporaneità, la moda è uno dei canali di osservazione meglio adatto a documentare lo spirito degli anni 80, che, grazie alla creatività di Versace, di Moschino, di Alberta Ferretti e altri protagonisti della linea revivalista-citazionista, in Italia si qualifica per il cammino a ritroso verso la storia del costume e dei codici vestimentari del mondo greco-romano e del Barocco. Qualcosa di analogo accade in Francia, con Jean Paul Gaultier, Christian Lacroix, Thierry Mugler eccetera, abilissimi nel remix di stili attinti dalla Francia di Versailles e la cultura pop. In effetti è proprio la cultura pop un altro centro focale su cui orientare l’attenzione, con la musica in prima linea, quella dei “neoromantici” come i Duran Duran e gli Spandau Ballet, contrastata dalla New Age dei Cure o dei Simple Minds, supportata a loro volta dalla diffusione dei videoclip attraverso le frequenze della neonata Mtv.

Oltre agli studiosi di cultura pop, nella sua ricognizione del decennio ZoneModa Journal si rivolge agli esperti di design, caratterizzato, in quegli anni, dallo stile colorato e giocoso di Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, cui nelle arti visive fa da contraltare il “ritorno alla pittura” della Transavanguardia, dei Nuovi Nuovi, degli Anacronisti, poi dei Bad Painters, del graffitismo statunitense e via dicendo. Naturalmente si auspicano contributi inerenti al mondo della letteratura, caratterizzato, in Italia, dalla presenza dei “nuovi romanzieri”, tra cui spiccano Pier Vittorio Tondelli, Aldo Busi, Andrea De Carlo, senza tralasciare il dibattito filosofico svoltosi attorno al “pensiero debole”, o alla perdita delle “grandi narrazioni” teorizzata da Jean François Lyotard nel suo celebre La condizione postmoderna. Assai stimolanti le vicende storiche del periodo, con gli anni del reaganismo e della “Lady di ferro” Margaret Thatcher, culminati nella fine della Guerra Fredda e nella caduta del muro di Berlino proprio a chiusura del decennio. E sarebbe altrettanto interessante capire come gli anni 80 si sono insediati nell’immaginario collettivo di oggigiorno, divenuti ormai materia da mettere tra le proverbiali virgolette di citazione da “millenials”.

Ciascuna disciplina, dalla sociologia alla storia, dalla moda al design, dalla fotografia all’economia, può concorrere alla messa a punto di una decade molto amata e ancora non indagata da una prospettiva ad ampio raggio, in grado finalmente di proporre uno studio senza confini sul vasto orizzonte tematico degli anni 80.

L’abstract (max 1000 parole + 5 riferimenti bibliografici), scritto in italiano o inglese, in formato word *.docx) dovrà essere spedito via e-mail al seguente indirizzo: zmj@unibo.it

 L’accettazione dell’abstract non garantisce la pubblicazione dell’articolo, che sarà sottoposto a una procedura di valutazione e accettazione nota come “double-blind-peer-review” (doppio referaggio anonimo).

Date Importanti
  • La scadenza per la consegna dell’abstract è il 30 novembre 2018.
  • La redazione informerà via e-mail della ricezione dell’abstract e invierà un parere entro il 20 dicembre 2018.
  • L’articolo finale (6000/7000 parole in italiano o inglese) dovrà essere inviato entro il 15 marzo 2019.
  • Entro il 15 aprile 2019 agli autori sarà comunicato il parere dei revisori.
  • Entro il 15 maggio 2019 gli autori dovranno inviare alla redazione gli articoli eventualmente rivisti.

La pubblicazione di ZMJ10 è prevista per giugno 2019.