ZoneModa Journal. Vol.9 n.1 (2019)
ISSN 2611-0563

Editoriale

Daniela CalancaUniversità di Bologna (Italy)

Simona Segre ReinachUniversità di Bologna (Italy)

Published: 2019-07-30

Con piacere presentiamo il volume sugli anni Ottanta curato da Fabriano Fabbri. Durante il decennio, per la prima volta, la moda viene consacrata tra le espressioni più rilevanti della cultura contemporanea, ruolo che riveste ancora oggi. Non poteva che essere un argomento di grande interesse per gli studiosi, soprattutto italiani, dato il contributo fondamentale del nostro paese al consolidamento dell’industria e del sistema della moda a livello nazionale e internazionale. La prova è stata la risposta entusiasta di molti autori a questa “call for paper” che, come vedremo, viene sviluppata, nei diversi contributi, da punti di vista complementari: dalle innovazioni nello stile e nella produzione, agli stili di vita e alle rappresentazioni. Se il decennio si caratterizza per l’eccesso e per la decorazione, con cui quasi in modo stereotipato è associato, è pur vero che a questi fanno da contrappunto altrettanto interessanti esperimenti nell’ambito del minimalismo e dell’essenzialità. Si può dire che gli anni Ottanta si siano caratterizzati per la molteplicità dei contributi e anche per molte contraddizioni, per la costruzione di una moda che a volte era puro stilismo, a volte si contaminava con espressioni più vicine al design e all’architettura. Non dimentichiamo infatti che il decennio ha creato gli stilisti, seppure le radici del fenomeno appartengano a quello precedente. Questo decennio, più di altri, come i saggi contenuti nel volume dimostrano, è stato rilevante per affermare il valore della multidisciplinarietà nelle ricerche sulla moda, necessaria sia per un’analisi del presente, sia per la sua storicizzazione, in Italia ancora purtroppo ai suoi esordi. I saggi affrontano molte delle manifestazioni che in senso lato sono riconducibili alla moda, sottolineando l’interscambio e la reciproca influenza di arte, fotografia, giornalismo, narrazione, esibizione, musica. Le molteplicità e le contraddizioni tipiche degli anni Ottanta sono analizzate dai diversi autori con il rigore scientifico necessario a radiografare la complessità di uno dei decenni fondativi della cultura contemporanea. Come scrive Fabriano Fabbri nell’introduzione, non c’è la pretesa di aver esaurito un argomento, ma c’è la soddisfazione di aver (ri)aperto una riflessione che ci auguriamo possa continuare, qui e altrove.