ZoneModa Journal. Vol.8 n.1 (2018)
ISSN 2611-0563

#T-Fashion Garden: una collaborazione fra l’Università di Bologna, la mostra mercato Giardini d’Autore e il brand internazionale Happiness

Andrea SerrauUniversità di Bologna (Italy)

He received a PhD in Architecture and History of Art (2014) at the University of Bologna and the É.P.H.É. of Paris. He has also written about historical architecture and development of heritage (Bologna 2015 and Villeneuve-d’Ascq 2016). He presently performs professional work in the field of architecture as well as working as a collaborator at the course of History of Design and Contemporary Architecture of the Department for Life Quality Studies of Rimini.

Pubblicato: 2018-07-24

Dal 16 al 18 marzo 2018 al Parco Federico Fellini di Rimini, lo staff di Giardini d'Autore – mostra della floricoltura e del vivaismo ornamentale – ha indossato le t-shirt ideate dagli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Fashion Culture and Management, Università di Bologna – Campus di Rimini. Tutto nasce dal progetto T-Fashion Garden che ha visto coinvolti da una parte gli studenti dell’Università di Bologna e, dall’altra, due realtà del territorio: Happiness, l’azienda di abbigliamento che da Santarcangelo di Romagna è arrivata fino a New York e Los Angeles, e Giardini d'Autore, mostra mercato organizzato dalla società eStudio s.r.l.. L’iniziativa è stata promossa proprio da quest'ultima, che, due volte all’anno, allestisce un'importante mostra di giardinaggio che richiama a Rimini i migliori vivaisti italiani e le loro raffinate collezioni botaniche.

Fra gennaio e febbraio 2018, gli studenti internazionali del corso Places of Fashion and Design, tenuto dalla prof.ssa Ines Tolic, si sono dunque impegnati nella realizzazione di una t-shirt e del suo packaging, cercando di raccontare attraverso immagini, colori e parole l’essenza del giardinaggio e del legame fra l’uomo e la natura. I futuri esperti di moda, coordinati dalla docente, dall’arch. Andrea Serrau e dalla dott.ssa Alessandra Falcone, dopo un percorso creativo durato circa due mesi, hanno presentato i loro concepts a Silvia Montanari, ideatrice e promotrice di Giardini d’Autore, a Jacopo Frenquellucci, social media manager della società eStudio s.r.l., a Yuri Scarpellini, titolare del brand Happiness e a Leandro Palanghi, tutor del laboratorio di grafica presso l’Università. Numerose le idee che hanno incuriosito e appassionato gli esperti, tanto da ricevere la proposta di inserimento nel catalogo di Happiness per la prossima collezione e la possibilità di svolgere il tirocinio curriculare in azienda.

Fra i progetti più meritevoli, si segnalano: Garden types di Letizia Guarnirei Ortigoza, apprezzato soprattutto per l’immediatezza del messaggio e la sua spendibilità sui social media (Fig. 1).

Figura 1 – Progetto Garden types di Letizia Guarnirei Ortigoza.
Figura 1 – Progetto Garden types di Letizia Guarnirei Ortigoza.

Il progetto nasceva da una riflessione sul significato della parola “tipo” – intesa sia come carattere tipografico che come tratto caratteriale. Per impersonare questi diversi “tipi” è stato scelto il cactus, declinato nei “caratteri” bold, regular e italic. Altro progetto, apprezzato dalla giuria per la complessiva raffinatezza del disegno e dello slogan, è stato quello di Sophie Melfort, intitolato Cultive la terre, cultive la tête (Fig. 2).

Figura 2 – Progetto Cultive la terre, cultive la tête di Sophie Melfort.
Figura 2 – Progetto Cultive la terre, cultive la tête di Sophie Melfort.

In questo caso, figure, colori e parole sono state combinate in maniera tale da visualizzare il profondo legame che si crea fra l’uomo e la terra durante le attività di giardinaggio. Ha ottenuto eccellente critica anche il progetto Floralphabet di Sinem Demirkaya, che ha proposto la creazione di un alfabeto floreale con cui realizzare messaggi personalizzati dai potenziali acquirenti (Fig. 3).

Figura 3 – Progetto Floralphabet di Sinem Demirkaya.
Figura 3 – Progetto Floralphabet di Sinem Demirkaya.

L’idea che sia possibile scoprire il mondo anche solo in una foglia era invece alla base del progetto Discovering the universal language of leaves di Federica Galtelli, la quale ha scelto di rappresentare questa sua idea combinando la parola foglia in diverse lingue in maniera tale da risultare nel disegno – appunto – di una foglia (Fig. 4).

Figura 4 – Progetto Discovering the universal language of leaves di Federica Galtelli.
Figura 4 – Progetto Discovering the universal language of leaves di Federica Galtelli.

Infine, il progetto Garden of the heart di Nadica Maksimova ha colpito la giuria sia per la qualità del disegno – eseguito interamente a mano – che per la profondità dello slogan proposto: “make your garden as big as your heart” (Fig. 5).

Figura 5 – Progetto Garden of the heart di Nadica Maksimova.
Figura 5 – Progetto Garden of the heart di Nadica Maksimova.

La collaborazione tra Università, Giardini d’Autore e Happiness è proseguita, dopo la presentazione dei progetti, attraverso una mostra degli elaborati presso l’appuntamento riminese che, nel mese di marzo, ha aperto la stagione delle grandi mostre botaniche in Italia. I visitatori di Giardini d’Autore, oltre a piante e fiori, oggetti di design e artigianato, quest'anno hanno potuto dunque vedere anche i lavori degli studenti dell'Università di Bologna. L’esperienza è stata sicuramente un passaggio molto positivo attraverso il quale gli studenti – provenienti da paesi di tutto il mondo, fra cui Francia, Turchia, Uzbekistan e Macedonia – sono entrati in contatto con il mondo produttivo, concretizzando idee sotto la supervisione di docenti ed esperti del settore. Un’opportunità di dialogo con le aziende e le istituzioni del territorio che, ancora una volta, ha portato a risultati degni di nota come dimostrano le immagini.

Figura 6 – Esposizione
Figura 6 – Esposizione
Figura 7 – Esposizione
Figura 7 – Esposizione
Figura 8 – Esposizione
Figura 8 – Esposizione
Figura 9 – Progetto Taking care of a better tomorrow di Rustam Ibraimov.
Figura 9 – Progetto Taking care of a better tomorrow di Rustam Ibraimov.
Figura 10 – Progetto Planets of gardeners di Maunde Hamon.
Figura 10 – Progetto Planets of gardeners di Maunde Hamon.
Figura 11 – Progetto Bee creative di Mhairi Stewart.
Figura 11 – Progetto Bee creative di Mhairi Stewart.
Figura 12 –Progetto The power of nature di Samuela Rodorigo.
Figura 12 –Progetto The power of nature di Samuela Rodorigo.
Figura 13 – Progetto The real happiness di Rajanna Smitha.
Figura 13 – Progetto The real happiness di Rajanna Smitha.