Editoriale

Con piacere presentiamo il nuovo numero di ZMJ dedicato a moda e genere, curato da Nicola Brajato. L’argomento è particolarmente attuale per la tematica che ormai da tempo attraversa tutto il sistema della moda, chiamato a rivedere alcuni dei caposaldi su cui la storia e la teoria della moda occidentale si è basata. Com’è noto, gli storici della moda hanno individuato intorno alla fine del Medioevo presso le città stato italiane e un poco più tardi presso le corti francesi una più incisiva differenza tra il vestire maschile e il vestire femminile. Da allora la differenziazione di genere ha prodotto diverse interpretazioni, a seconda delle fasi, delle evoluzioni ed involuzioni che hanno anticipato o riflesso mutati rapporti tra uomini e donne. In epoca recente, con la grande influenza di alcune collezioni di moda di rottura — come quella di esordio di Alessandro Michele per Gucci nel 2015, ma anche con il pionieristico “uomo con la gonna” di Jean Paul Gaultier nel 1985, è iniziata una discussione sul genere ricca e variegata che va ben oltre la polarità maschile-femminile, fino a decostruire una serie di binarismi e di convenzioni; la fluidità di genere, infatti, coinvolge una rilettura di diverse espressioni di ineguaglianza presenti in molti contesti. In questo numero, come i lettori e le lettrici avranno modo di apprezzare, viene proposto un punto di vista originale e focalizzato su alcuni degli aspetti più interessanti del dibattito su moda e genere: auguriamo dunque una buona lettura e buona estate a tutte e tutti.