ZoneModa Journal. Vol.10 n.1 (2020)
ISSN 2611-0563

#Athleisure: una collaborazione fra l’Università di Bologna ed il brand internazionale Messagerie di Patrizio Piscaglia

Andrea SerrauUniversità di Bologna (Italy)

Pubblicato: 2020-07-29

Il 27 settembre 2019, in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, sono stati esposti i lavori degli studenti del Corso di Laurea Magistrale in Fashion Culture and Management, Università di Bologna - Campus di Rimini. La mostra è nata dal contest #Atleisure che ha visto coinvolti da una parte gli studenti dell’Università e, dall’altra, Messagerie di Patrizio Piscaglia. Quest’ultima è un importante brand della moda del territorio, un’ azienda di abbigliamento che, da Rimini, esporta in tutto il mondo. Grazie al contest, fra marzo e gennaio 2019, gli studenti si sono dunque impegnati nella realizzazione di tre capi di abbigliamento - ovvero una t-shirt, una polo ed una felpa - cercando di raccontare attraverso forme, immagini, colori e parole l’essenza dello sport anni Settanta e Ottanta come richiesto da Messagerie.

I futuri fashion designer sono stati coordinati e seguiti dalla prof.sa Ines Tolic e dall’arch. Andrea Serrau per l’Università e dalla dott.ssa Gioia Russo, per Messagerie. Dopo un percorso creativo durato circa due mesi, i 14 (verificare se il numero è corretto) concept sono stati presentati a una giuria composta da Patrizio Piscaglia, titolare e stilista di Messagerie, a Gioia Russo, comunication manager dell’azienda e infine a Giampaolo Proni, docente di semiotica presso l’Università di Bologna. Numerose sono state le idee che hanno incuriosito ed interessato la giuria, ma solo un progetto si è aggiudicato il primo posto e conseguentemente l’inserimento dell’elaborato all’interno del catalogo per la prossima collezione S/S e la possibilità di svolgere il tirocinio curriculare in azienda.

Il progetto vincitore del contest è un elaborato dal titolo Grace under Pressure — Dynamic Move-mo-ments realizzato dalle studentesse Bhagya Kanakaratne e Diana Castro Quiroga. Il lavoro, che ha convinto tutti i giurati, è stato apprezzato per la complessiva raffinatezza del disegno e dello slogan. (Fig. 1) Il progetto nasce da un’articolata riflessione sul dinamismo che caratterizza il tennis, come si vede osservando in particolare i match di Bjorn Borg e di Billie Jean King. E proprio i movimenti di questi ultimi sono stati scelti come punto di origine di una riflessione stilistica che, in ultima analisi, è stata tradotta in un segno grafico da apportare sui capi di abbigliamento Messagerie.

Tra i progetti più meritevoli, si segnalano anche: Merckx — The Cannibal degli studenti Amani Weerasinghe e Tomás Bubelíny, giudicato valido soprattutto per l’immediatezza del messaggio e l’accurata analisi delle grafiche anni Settanta. (Fig. 2) Il lavoro, infatti, nasceva da una consistente analisi dei materiali fotografici storici riguardanti le numerose imprese competitive del celebre ciclista Eddy Merckx.

Ha ottenuto una eccellente valutazione anche il progetto Race Lines di Noemi Agnani e Sonia Mischi, due studentesse che sono partite dall’analisi della figura di Niki Lauda, campione di Formula 1 recentemente scomparso. (Fig. 3) Il progetto curato in ogni dettaglio ha presentato i tre modelli con grafiche frutto dell’attenta sintesi fra le geometrie anni Settanta e le vetture sportive di Formula 1.

Altro lavoro, valutato positivamente dalla giuria per la qualità del disegno e della composizione grafica, è il progetto Urban Panthera di Rachel Charlton-Halweg e Mozhgan Lotf Mohamadi. In questo caso partendo da un disegno eseguito interamente a mano, le studentesse hanno realizzato una proposta da stampare digitalmente direttamente su tessuto adesivo tagliato al laser (Fig. 4).

Infine, il progetto King = Queen di Pourya Azizi e Tsolmon Bayarmagnai ha colpito la giuria sia per il messaggio trasmesso mediante l’icona della tennista Billie Jean King, che per la forza cromatica degli elaborati finali (Fig. 5).

L’esperienza è stata sicuramente un momento molto formativo attraverso il quale gli studenti — provenienti da paesi di tutto il mondo, fra cui Slovacchia, Colombia, Sri Lanka, Stati Uniti d’America, Iran, India e Mongolia — sono entrati in contatto con il mondo produttivo, concretizzando le proprie idee sotto la supervisione di docenti ed esperti del settore. Un’opportunità di dialogo con le aziende e le istituzioni del territorio che, ancora una volta, ha portato a risultati degni di nota come dimostrano gli elaborati grafici.

Figura 1: Progetto Grace under Pressure — Dynamic Move-mo-ments di Bhagya Kanakaratne e Diana Castro Quiroga
Figura 2: Progetto Disco Merckx — The Cannibal di Amani Weerasinghe e Tomás Bubelíny
Figura 3: Progetto Race Lines di Noemi Agnani e Sonia Mischi
Figura 4: Progetto Urban Panthera di Rachel Charlton-Halweg e Mozhgan Lotf Mohamadi
Figura 5: Progetto King = Queen di Pourya Azizi e Tsolmon Bayarmagnai
Figura 6: Manifesto Design Competition #athleisure
Figura 7: Mostra #athleisure project presso Notte europea dei ricercatori 2019, Viale Tiberio a Rimini. Foto di Andrea Serrau
Figura 8: Mostra #athleisure project presso Notte europea dei ricercatori 2019, Viale Tiberio a Rimini. Foto di Andrea Serrau

Credits

#athleisure project c/o Notte europea dei ricercatori

A cura di: Giulia Caffaro, Andrea Serrau, Ines Tolic

Viale Tiberio

27 settembre 2019